Puntata con un sacco di spunti interessanti su un tema complesso e a volte overwhelming. Un gestionale a turni che ha provato a introdurre eventi ambientali e risorse consumabili è Civilization 6 con il DLC Gathering Storm, ma riguarda più la branchia dei gestionali strategici sulle civiltà. Tentativo lodevole, nonostante lo sbilanciamento e il costo esorbitante di 39,99 euri (Maledetti quelli di 2K che overprezzano delle palesi patch ma vabbè). Concordo con Ilaria sull'argomento "Arte a servizio della questione climatica" e mi sembra assurda l'argomentazione degli attivisti, la quale purtroppo è sintomo di un problema ancora più ampio: come l'arte viene recepita dalla persona media. Infine come dimenticare Frostpunk, consigliatissimo anche per i neofiti del genere.
Civilization è sempre stato un gioco abbastanza consapevole di molte tematiche sociali, storiche e ambientali. Purtroppo si, il costo è molto alto. Io trovo che nel genere ci sia poca consapevolezza nel trasformare l'ambiente e il clima in un elemento "vivo" che reagisce alle azioni del* giocator*. Ci sono ad esempio alcuni giochi che ti fanno terraformare la geologia dei terreni e tale azione non ha conseguenze su ecosistemi, venti, biodiversità e altro. Mi rendo conto che trasporle sarebbe molto complesso, ma dei tentativi si possono fare credo e spero!
Lo spero tantissimo anch'io, non vedrei l'ora di giocare a un gestionale a tema solarpunk/cyberpunk con meccaniche ambientali come core. Una svecchiata doverosa a un genere che oramai campa sui DLC (coff coff 2K e Paradox coff coff).
Solarpunk sarebbe effettivamente molto interessante! Si è vero, 2K e Paradox campano molto per DLC, i city builder e gestionali hanno ancora un modello di business molto basato sul DLC. O forse è solo una mia percezione, ma mi sembra siano un mondo a parte rispetto al resto del mondo videoludico
Puntata con un sacco di spunti interessanti su un tema complesso e a volte overwhelming. Un gestionale a turni che ha provato a introdurre eventi ambientali e risorse consumabili è Civilization 6 con il DLC Gathering Storm, ma riguarda più la branchia dei gestionali strategici sulle civiltà. Tentativo lodevole, nonostante lo sbilanciamento e il costo esorbitante di 39,99 euri (Maledetti quelli di 2K che overprezzano delle palesi patch ma vabbè). Concordo con Ilaria sull'argomento "Arte a servizio della questione climatica" e mi sembra assurda l'argomentazione degli attivisti, la quale purtroppo è sintomo di un problema ancora più ampio: come l'arte viene recepita dalla persona media. Infine come dimenticare Frostpunk, consigliatissimo anche per i neofiti del genere.
Civilization è sempre stato un gioco abbastanza consapevole di molte tematiche sociali, storiche e ambientali. Purtroppo si, il costo è molto alto. Io trovo che nel genere ci sia poca consapevolezza nel trasformare l'ambiente e il clima in un elemento "vivo" che reagisce alle azioni del* giocator*. Ci sono ad esempio alcuni giochi che ti fanno terraformare la geologia dei terreni e tale azione non ha conseguenze su ecosistemi, venti, biodiversità e altro. Mi rendo conto che trasporle sarebbe molto complesso, ma dei tentativi si possono fare credo e spero!
Lo spero tantissimo anch'io, non vedrei l'ora di giocare a un gestionale a tema solarpunk/cyberpunk con meccaniche ambientali come core. Una svecchiata doverosa a un genere che oramai campa sui DLC (coff coff 2K e Paradox coff coff).
Solarpunk sarebbe effettivamente molto interessante! Si è vero, 2K e Paradox campano molto per DLC, i city builder e gestionali hanno ancora un modello di business molto basato sul DLC. O forse è solo una mia percezione, ma mi sembra siano un mondo a parte rispetto al resto del mondo videoludico