L'analisi di Ilaria su Inside mi ha colto molto perché anche io, interrogandomi al tempo sul gioco, sentivo una particolare comunicazione che mi sfuggiva. Non nel senso intellettuale, ma nel senso inafferrabile emotivo, come se mi avesse detto qualcosa in grado di scuotermi ma che non l'avessi colto totalmente. La letteratura mi ha un po' aiutato, io ci ho rivisto un po' di tematiche intimiste dall Trilogia dell'Area X, mi ha fatto riflettere parecchio! (Peccato non esserci alla GamesWeek, mi sarebbe piaciuto salutarvi con affetto! )
Esatto, è un gioco che ti lascia lì, pieno di domande e al tempo stesso soddisfatto. C'è qualcosa che manca, ma non riesci a delineare esattamente cosa, eppure sai che sei a una conclusione. A me è rimasto solo un groviglio di pensieri scombinati e scollegati. Poi di base quando non si riesce a interpretare qualcosa - e non vengono dati strumenti per scoprirne i significati - si va di paragone con ciò che si conosce, e lì sì, anche a me la letteratura ha aiutato. Ma manca sempre qualcosa.
(Non ci sarai? peccato, ma dai, le occasioni non manceranno di certo!)
L'analisi di Ilaria su Inside mi ha colto molto perché anche io, interrogandomi al tempo sul gioco, sentivo una particolare comunicazione che mi sfuggiva. Non nel senso intellettuale, ma nel senso inafferrabile emotivo, come se mi avesse detto qualcosa in grado di scuotermi ma che non l'avessi colto totalmente. La letteratura mi ha un po' aiutato, io ci ho rivisto un po' di tematiche intimiste dall Trilogia dell'Area X, mi ha fatto riflettere parecchio! (Peccato non esserci alla GamesWeek, mi sarebbe piaciuto salutarvi con affetto! )
Esatto, è un gioco che ti lascia lì, pieno di domande e al tempo stesso soddisfatto. C'è qualcosa che manca, ma non riesci a delineare esattamente cosa, eppure sai che sei a una conclusione. A me è rimasto solo un groviglio di pensieri scombinati e scollegati. Poi di base quando non si riesce a interpretare qualcosa - e non vengono dati strumenti per scoprirne i significati - si va di paragone con ciò che si conosce, e lì sì, anche a me la letteratura ha aiutato. Ma manca sempre qualcosa.
(Non ci sarai? peccato, ma dai, le occasioni non manceranno di certo!)